EDICOLA ENERGIA / Ecosostenibilità e qualità della vita guidano le rigenerazioni urbane

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I nuovi sviluppi immobiliari in Europa devono passare dai progetti di rigenerazione urbana. La stessa Commissione europea si è espressa in proposito, così che ormai il cosiddetto “brownfield” è la via obbligata, mentre il consumo di suolo vergine (o “greenfield”) resta materia del passato. I progetti di rigenerazione in corso sono moltissimi, sia a livello italiano, sia mondiale. E il Mipim di Cannes, con i suoi 26mila partecipanti da tutto il mondo, proprio su questo argomento ha costruito il fil rouge della kermesse di quattro giorni appena conclusa. Ecco alcuni dei progetti di rigenerazione più importanti e innovativi.
Kiev
La capitale dell’Ucraina ha proposto un progetto di rigenerazione urbana, già in fase di partenza, impressionante da molti punti di vista: ampiezza, modernità, eco-sostenibilità, multifunzionalità. Si tratta della rigenerazione urbana più importante dell’intera regione, denominato Lipki Island City resort. L’area copre circa 40 ettari, con un ampio waterfront sul fiume, e va a riqualificare completamente un ex sito di costruzione di navi e imbarcazioni. Il progetto, che verrà portato avanti in diverse fasi con il completamento finale tra una decina d’anni ma la prima pietra già nel 2020, coinvolge a livello infrastrutturale la pubblica amministrazione locale, ma i capitali sono completamente privati.
Si tratta della creazione di un nuovo quartiere urbano a 15 minuti dal centro di Kiev, caratterizzato da residenze, aree ricreative, istituzioni educative, centri sportivi, una marina per gli yacht privati e naturalmente spazi retail e uffici. L’ammontare dell’investimento in costruzioni, escludendo l’area, è di circa 600 milioni di euro e l’attenzione è tutta rivolta all’eco-sostenibilità e a un alto livello di qualità della vita. La “promenade”, una spiaggia, spazi dedicati ai bambini e alle famiglie e diverse tipologie di residenze (fino all’extra lusso) si svilupperanno in un’area che, prima di essere industriale, era la culla stessa di Kiev, popolata fin dal secondo secolo dopo Cristo. I 40 ettari ospiteranno 927.680 metri quadrati di superficie costruita, di cui 574.420 di residenze. La società promotrice è CityOne, conosciuta nel Paese per aver già riqualificato diverse aree nel centro di Kiev. «Abbiamo avuto ottime risposte qui al Mipim da parte degli investitori – spiegano dalla società – e il nostro track record è conosciuto a livello mondiale. Ma oltre agli investitori ci sarà spazio anche per studi di architettura e progettisti». (Fonte Il Sole 24 Ore – Autore Evelina Marchesini).