Si può Fare. Un’Italia a emissioni zero è possibile. Alimentare il fabbisogno energetico nazionale utilizzando soltanto da sole, vento e fiumi non è una utopia; ma un “traguardo realizzabile”. E’ quanto sostiene uno studio delle università di Stanford e Berkeley ripreso da Repubblica del 27 agosto (pagina 23).
Lo studio analizza i consumi d’energia di 139 nazioni (responsabili del 99% delle emissioni di gas serra. Quindi i ricercatori hanno disegnato altrettanti scenari nazionali per un futuro più verde. «Il piano – spiega Mark Jacobson, docente di ingegneria ambientale a Stanford – azzera l’emissione di gas serra spiega e consentirebbe di contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi, l’obiettivo più ambizioso degli accordi climatici di Parigi».
Metterlo in pratica permetterebbe poi di evitare ogni anno da 4 a 7 milioni di morti per malattie legate all’inquinamento dell’aria. Malattie che, dettaglia lo studio, in costi sanitari equivalgono al 3% del H mondiale.
L’Italia può farlo, secondo i ricercatori statunitensi, perché ha abbondanza di luce solare, buone risorse idriche, eoliche e geotermiche.
Ecco come:
- Dedicare al piano 1’1,2% della superficie nazionale agli impianti eolici e solari.
- Utilizzare il 4% di territorio per distanziare le turbine eoliche
- Attivare pale eoliche offshore
- Convertire tutto il settore del trasporto ai veicoli elettrici che sono più efficienti: un motore elettrico trasforma in movimento circa l’80% dell’energia consumata, un motore a benzina si ferma intorno al 20%.
- Sviluppare il ricorso a motori a celle di combustibile alimentati a idrogeno, purché sia idrogeno prodotto usando fonti rinnovabili e non fossili.
Si apprende ancora che “tra i pochi Paesi che credono nell’idrogeno verde, l’Italia è all’avanguardia, grazie al centro H2 Alto Adige”. Si tratta di un istituto di Bolzano che si distingue come uno dei maggiori centri mondiali dì produzione e stoccaggio di idrogeno ottenuto solo tramite elettrolisi deIl’acqua.
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