Che cosa si intende quando si parla di smart city? Leggiamo spesso che le città del futuro saranno sempre più città intelligenti, in grado di gestire le informazioni per migliorare l’efficienza e il risparmio energetico alzando il livello della qualità dei servizi. E questo perché la parola d’ordine dello sviluppo degli anni futuri è la sostenibilità. Ma secondo l’Enea a questa keyword bisogna aggiungerne un’altra, strettamente connessa: l’inclusività. Un altro termine dirimente per ottenere una smart city efficace. E forse il concetto che tiene tutto è quello di “ecosistema”. E’ quanto sostiene l’Enea (Ente nazionale energie alternative), che di recente ha focalizzato il tema in un numero della rivista Online “Energia, ambiente e innovazione”.
L’ente ha lanciato l’idea di un ecosistema nazionale delle città, che fonda esperienze e tecnologie, architetture innovative e piattaforme ICT, dove tecnologie innovative integrano smart building e smart home, mobilità elettrica e rinnovabili e interagiscono con cittadini e amministratori attraverso nuovi linguaggi e indicatori, ma anche processi di “citizen engagement” e coworking per cogliere la sfida della Smart City.
Oggi oltre il 50% della popolazione mondiale (e cioè oltre 3 miliardi e mezzo di persone di cui il 75% solo in Europa), vive stabilmente nelle città. Il trend del fenomeno di urbanizzazione è in costante aumento. E le città consumano:
- fino all’80% dell’energia mondiale
- oltre il 50% dei rifiuti globali,i
- il 75% di consumo di risorse naturali
- e producono l’80% delle emissioni di tutto il pianeta.
Non esiste altra prospettiva di sviluppo sostenibile che non tenga conto della sistematica diffusione di città energeticamente sostenibili ed efficienti, una delle grandi sfide di questo secolo.
Ma un requisito fondamentale per lo sviluppo di piattaforme ICT per le Smart City è l’interoperabilità nell’ottica di sistema. Ed ecco quindi la proposta dell’Agenzia per un modello integrato di distretto urbano intelligente come la Smart City Platform, il Public Energy Living Lab. Il tutto si lega anche alle architetture innovative sostenute da piattaforme ICT, che collegano lo smart building alle case alla stessa mobilità, integrando in modo dinamico le fonti rinnovabili a livello domestico e cittadino.
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