“Ad oggi circa 63o milioni di africani non hanno ancora accesso all’energia elettrica, il che rappresenta un formidabile ostacolo alla crescita futura del continente. Ancor più allarmante è il fatto che la situazione non appare destinata a migliorare da qui al 203o, dato che nel frattempo la popolazione crescerà di oltre il 40%, raggiungendo in quell’anno 1,7 miliardi di individui”.
Lo afferma l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace in un saggio pubblicato sul prossimo numero di Aspenia in edicola e anticipato dal Sole 24 ore del 20 giugno (pagina 19).
Starace, che è anche presidente della Fondazione Enel, disegna uno scenario della domanda di elettricità che ha il Continente africano in posizione centrale. “Secondo le stime dell’Agenzia internazionale dell’Energia – continua l’ad di Enel – l’Africa subsahariana resterà la maggiore area del pianeta priva di accesso all’elettricità, assommando l’8o% delle persone senza energia elettrica a livello mondiale”. E sottolinea: “Se non affrontiamo efficacemente questa situazione ora, non ci sarà modo di raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite per il 2030, individuano nello sviluppo delle rinnovabili, insieme al miglioramento delle reti, due fattori che possono accelerare la trasformazione socioeconomica del continente, “coniugando prosperità e qualità della vita e agevolando il cammino verso una crescita sostenibile”.
Acqua, vento, sole, fonti geotermiche e biomasse, ogni fonte da cui l’energia può essere generata in modo rapido e flessibile è presente in Africa in maniera significativa. E non solo. Le energie rinnovabili offrono tre vantaggi chiave. Vediamoli uno per uno.
1) Di norma la generazione tramite fonti rinnovabili è più facilmente installabile, con un approccio modulare in base al fabbisogno del momento. Una caratteristica che ben si sposa con la rapida crescita delle economie africane
2) Sono di facile installazione e manutenzione, e normalmente sono bene accette dalle comunità locali.
3) L’abbondanza di risorse e gli avanzamenti tecnologici rendono ormai queste fonti competitive rispetto ai combustibili fossili.
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