Rispetto al 2014 la Campania ha recuperato quasi 5 punti di pil, passando da -2,5 a +2,4 nel 2016. Nel 2016 la crescita è stata trainata dall’industria manifatturiera. il che indica una ripresa strutturale. Se questo è successo, dipende da più fattori, ma anche dalla combinazione di investimenti e incentivi mesi in campo dalla Regione Campania. Ne è convinto l’assessore alle Attività produttive Amedeo Lepore, che ha rilasciato una intervista in apertura del Rapporto Campania di Italia Oggi.
Ecco i punti salienti dell’articolo firmato da Floriana Liuni (6 ottobre 2017):
Gli elementi chiave:
- dinamismo delle imprese di eccellenza
- misure messe in campo da Regione e Governo.
Effetto incentivi (Governo):
- 34% degli investimenti in conto capitale al Sud
- Nuove misure a favore dei giovani imprenditori: il piano «Resto al Sud»
Effetto incentivi (Campania)
- Nel primo semestre 2017 sono stati realizzati oltre 800 milioni di investimenti, quasi la metà del totale italiano, 1,8 miliardi di euro.
- Hanno influito i 25 milioni di euro per finanziare il credito di imposta per gli investimenti (sforzo per arrivare ad oltre 200 milioni)
- Anche la decontribuzione al 100% per le nuove assunzioni ha fruttato oltre 7 mila assunzioni stabili, (oltre ad altri 13 mila posti di lavoro generati da altre norme sull’occupazione giovanile?
- Oltre il 30% delle domande al bando per i contratti di sviluppo, promosso da Invitalia per agevolare incentivi e investimenti in campo industriale, turistico e ambientale, proviene da aziende campane. Sono una cinquantina già finanziati che stanno producendo investimenti per 1,5 miliardi di euro.
- Tre accordi di programma governativi specifici:
- General Electric Avio, 63 milioni investiti nello stabilimento di Pomigliano, che probabilmente raddoppieranno.
- Denso di Avellino, 50 milioni di euro di investimenti per una nuova linea di condizionatori per auto che serviranno il mercato europeo.
- A Benevento, 50 milioni di euro circa dalla Nestlé per la creazione di un hub globale per la pizza surgelata.
- Startup e innovazione: al 31 luglio scorso, circa 570 startup innovative registrate, oltre il 7,4% del totale nazionale. Per loro la Regione ha messo in campo 15 milioni di euro
- Industria 4.0: approvato un testo con l’obiettivo di una modernizzazione delle procedure a livello tecnologico, trasversale ad ogni settore, non ultima la pubblica amministrazione.
- Zone economiche speciali, in cui le attività dovranno restare operative per almeno cinque anni e il 90% degli assunti dovrà provenire dalla Campania. D. Che tipo di aziende saranno ammesse alle agevolazioni? R. Attività di natura industriale, commerciale, artigianale, e anche aziende legate alla logistica e alla distribuzione. Saranno invece vietati gli incentivi ad attività che abbiano impatti negativi sull’ambiente o legati a fabbricazione di armi, di tabacco o di alcolici.:
- aree portuali e retroportuali di Napoli e Salerno, la direttrice che porta da Napoli agli interporti di Marcianise e di Nola e quella che va da Salerno a Pontecagnano, Battipaglia ed Eboli, l’area di Bagnoli, il demanio portuale di Castellammare e l’area industriale della Valle Ufita.
- Esenzione Ires e Irap almeno per i primi tre periodi d’imposta e l’esenzione da Imu e Tari per tre anni per gli immobili utilizzati nell’attività.
- Sgravi contributivi sul lavoro dipendente per i primi tre anni di attività, che arriveranno al 100% per i contratti a tempo indeterminato per qualunque categoria di lavoratori.
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