EDICOLA MEZZOGIORNO / MASSIMO LO CICERO: Ecco cosa possono ancora fare Napoli e la Campania

HomeMef MagazineEDICOLA MEZZOGIORNO / MASSIMO LO CICERO: Ecco cosa possono ancora fare Napoli e la Campania

Napoli, una città in caduta libera. Lo afferma Massimo Lo Cicero in un’ampia riflessione dedicata alla “questione partenopea” apparsa sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno.

Se la città somiglia sempre più a Caracas, che cosa rimane delle sue energie migliori, si chiede l’economista? “Non si tratta solo di una caduta temporanea dell’industria: si affianca un terziario scadente e uno squilibrio tra il settore pubblico e i nuovi processi imprenditoriali. Si aggiunge una crescente quantità di popolazione marginale, una pesante disoccupazione e un’area di lavoro nero: e infine anche una forza aggressiva e criminale”. Napoli in un vicolo cieco? La città è prigioniera di una strada senza uscita?

E invece no. Secondo Lo Cicero “il rimbalzo dell’industria, del turismo, dei beni culturali, della ricerca e dell’innovazione potrebbero prendere quota. Ci sono ottime università e academy che spingono meccatronica, robotica, logistica, chimica e fisica di grande profilo…” . E le imprese? Ci sono quelle che hanno superato la crisi e che – riuscendo a chiudere il cerchio tra produzione, innovazione e ricerca – sono impegnate a cavalcare l’onda del cambiamento. A ben vedere “per fortuna esiste ancora un triangolo che potrebbe collegare Milano, Torino e Napoli: le tre grandi metropoli italiane, dove vivono quasi almeno dieci milioni di abitanti…”.

A una dimensione “macro”, appare opportuno fare in modo che la Campania che divenga “il perno del Mezzogiorno, aprendo le infrastrutture, le università e le imprese industriali, espandendo il sistema del Mezzogiorno continentale”. A questo condizioni Napoli diventerebbe il cuore del Mediterraneo.

Più avanti Lo Cicero richiama un articolo di Antonio Polito (del 16 settembre) in cui si legge:

«Se Napoli non fa pulizia di questa sua anima lazzara, della sottocultura che la malavita esporta nella società, stabilendo modelli e stili di vita, è davvero difficile che possa diventare la Berlino del prossimo decennio”.

“Ci serve uno scatto di reni per alimentare il futuro prossimo”, afferma l’economista che infine si chiede: “Esiste una parte della società napoletana, che possa dare un colpo di coda e recuperare la forza e l’intelligenza necessarie per trasformare in un triangolo virtuoso Napoli, Milano e Torino”? .