IMPRESE FAMILIARI / INCONTRO IPE-AIDAF: Come gestire i passaggi generazionali – Il caso Getra

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“Sviluppare e gestire un’impresa familiare”. E’ il titolo di un percorso formativo di tre incontri dedicato alle aziende impegnate nella successione generazionale. Organizzato dalla Business School Ipe in collaborazione con Aidaf (Associazione italiana delle aziende familiari), il secondo appuntamento, svoltosi venerdì 13 aprile, ha visto la Getra scelta come caso di discussione, presentato dal presidente Marco Zigon, che con la Fondazione Matching Energies affianca l’Ipe con il sostegno ai master in Bilancio e Finanza avanzata. L’azienda Getra, nata nel 1949, è giunta oggi ad acquisire la struttura di holding internazionalizzata e con la quarta generazione guarda alle future sfide dell’economia globalizzata e di industria 4.0. “La crescita è un percorso complesso – ha spiegato il presidente Zigon – perché altera tendenzialmente gli equilibri consolidati e produce uno shock di natura organizzativa. Impone la revisione di ruoli e di responsabilità. Impone di dotarsi di capacità e di competenze non possedute. Inoltre – aggiunge – è necessario valutare le inclinazioni e le attitudini della generazione entrante perché le aziende non si ereditano per diritto dinastico”.

 

Ecco le mailestones del percorso Getra scandite dai quattro passaggi generazionali dell’impresa.

 

1949–1965 – La prima generazione

Giuseppe Zigon Senior

L’azienda nasce nel contesto positivo dovuto alla ripresa delle attività produttive e industriali della Ricostruzione post bellica, stimolato dal Piano Marshall, ossia uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell’Europa dopo la seconda guerra mondiale.
Promosso dall’allora segretario di Stato George Marshall, consentì all’economia europea di superare un momento di indubbia crisi e favorì una ripresa che già nel 1948 era evidente, consentendo ai Paesi beneficiari di superare l’indice di produzione prebellico già nel momento in cui il flusso di aiuti terminò (1951). Con risultati davvero ragguardevoli per la nascita in Europa di una dell’economia di mercato, grazie anche alla diffusione di concetti come libera impresa, spirito imprenditoriale, recupero di efficienza, esperienza tecnica e tutela della concorrenza. Allora in alcuni Paesi come l’Italia quasi del tutto assenti.

La leva della Ricostruzione si espresse soprattutto come spinta alla realizzazione di Grandi opere civili e industriali di ripristino dei manufatti andati persi durante il conflitto mondiale.

E’ in questo contesto che ha origine la Getra, inizialmente come Trafoindustria, ad opera di Giuseppe Zigon Senior, due lauree in ingegneria, tre lingue straniere al suo attivo, che venne a Napoli per dirigere uno stabilimento di trasformatori dell’allora SME (Società meridionale elettrica).

 

1965 – 1990 –La seconda generazione

Giuseppe Zigon junior

Al di là delle grandi industrie già presenti prima della guerra, le nuove aziende che nascono nel periodo della ripresa economica sono piccole aziende uniproprietarie con la connotazione di imprese familiari, in cui proprietà e management coincidono

Nel 1962 viene istituita l’ENEL a seguito il provvedimento di unificazione del sistema elettrico nazionale.

In questo contesto Getra assume la funzione di contribuire a fornire risposte alla crescente domanda di reti elettriche per lo sviluppo del Paese. Comincia il percorso di sviluppo e consolidamento aziendale nel mercato domestico, parallelamente alla crescita del sistema Italia. L’azienda continua a mantenere caratteristiche e connotazione di impresa a guida totalmente familiare: non c’è distinzione tra ruoli manageriali affidate a persone esterne all’azienda. Purtuttavia si percepisce la necessità di evolvere verso l’acquisizione di esperienze tecniche e competenze tecnologiche (sulla spinta di Enel e unificazione reti), di crescere in termini di volumi, mentre si registrano i primi approcci ai mercati esteri, prevalentemente in ambito europeo (soprattutto a partire da fine anni 90).

 

1990 – OGGI – La terza generazione

Marco Zigon

A partire dalla metà degli anni Novanta l’industria italiana viene investita dai processi di mondializzazione dell’economia. L’economia globale offre più opportunità ma anche obbliga a confrontarsi con nuovi ed agguerriti concorrenti su mercati senza confini.

Nel 1988 in Getra giunge Marco Zigon, dopo aver maturato una esperienza in IBM, la multinazionale che in quegli anni era leader mondiale della cultura della nuova managerialità. Il passaggio generazionale avviene in maniera repentina (causa la prematura scomparsa del padre) e si traduce in un cambio significativo dell’impostazione e della struttura aziendale: visione, arrivo di manager, trasformazione della società in un gruppo con 5 aziende e 2 branch all’estero. Vengono avviati processi importanti come l’introduzione di competenze e know how da organizzazioni esterne più strutturate (management di alto profilo). L’organizzazione diviene un sistema flessibile e taylorizzato, oltre che a vocazione internazionale. Si passa dall’export occasionale e “randomizzato” alla internazionalizzazione strutturata. Vengono introdotte tecnologie di processo e di prodotto mentre di investe sulla ricerca sia industriale che di base (sviluppo di sinergie e partnership accademiche). Si assiste a una evoluzione nell’organizzazione societaria e finanziaria

 

Verso il futuro

Il futuro si chiama industria 4-0, ossia il fattore manifatturiero motore di sviluppo in un mondo sempre più integrato. Digitalizzazione di impresa e di filiera sono la nuova frontiera per ottenere produttività ed essere più competitivi nei mercati del mondo. Anche negli anni a venire si punta a un rapporto ottimale tra ruolo della proprietà e ruolo del management mentre il passaggio generazionale sarà frutto di una verifica i requisiti, competenze, gli indirizzi di scelta di chi dovrà succedere. Perché le aziende non si ereditano per diritto dinastico.