“Sogno un’isola ecosostenibile, un luogo rinomato in tutto il mondo non solo per le sue bellezze naturali ma anche per l’organizzazione e la capacità di accoglienza che sapremo darci”. Parla Giovanni De Martino, 62 anni, ingegnere civile, eletto da circa un anno sindaco di Capri nella lista civica “La Primavera”.
Ingegnere, il sopraggiungere della stagione estiva ripropone puntualmente alcune criticità dell’isola azzurra, connesse all’arrivo di flussi turistici di massa. Come conta di affrontare questo problema?
Battendomi per un ambiente più ordinato, organizzato e accogliente sin dal momento in cui i visitatori mettono piede sul suolo di Marina Grande. Qui prevale spesso il caos, dovuto anche al notevole afflusso in determinate ore del giorno, che oltre a essere un vulnus per l’immagine dell’isola, è causa di stress e disorientamento dei turisti. Non è un buon biglietto d’ingresso.
Quali passi che intende compiere per raggiungere il suo obiettivo?
Ricorrere a soluzioni tipiche della smart city. Disciplinare e gestire la domanda turistica in una visione moderna è una priorità per Capri e avvalendoci di tecnologie innovative potremo puntare a un ambiente tutelato grazie a una corretta gestione del territorio, riducendo al tempo stesso al minimo l’inquinamento ambientale. Capri può davvero diventare un modello di isola-smart.
Che cosa sta facendo per conseguire questo risultato?
Il collegamento alla rete elettrica di Terna, programmato entro un anno e mezzo circa, è occasione per un ripensamento generale dell’offerta turistica caprese. Occorre agire sul sistema del trasporto pubblico adottando anzitutto soluzioni di mobilità elettrica e immaginando interventi di risparmio energetico su edifici pubblici che possano contribuire ulteriormente al contenimento delle emissioni nocive.
Avete cominciato a studiare queste soluzioni?
Certo. Grazie alla partnership stabilita con la Fondazione Matching Energies, presieduta dall’industriale Marco Zigon, un caprese di adozione e un appassionato delle nostre bellezze. La Fondazione, nel cui comitato scientifico figura tra gli altri il presidente del Cnr Luigi Nicolais, ci ha permesso di entrare in contatto con un team prestigioso, composto dalle migliori competenze che abbiamo in Italia nel campo della cultura della sostenibilità energetica.
Quali sono i altri partner del team?
Oltre al Cnr, il Politecnico di Milano, l’Università di Genova e l’Università di Napoli Federico II. La Fondazione ci ha offerto uno studio di fattibilità a titolo gratuito. Sono convito che lo studio sarà propedeutico alla partecipazione del Comune a un bando dei Fondi europei, per passare così alla realizzazione di best practices. Alla delibera del Comune sta seguendo in questi giorni un intenso scambio di informazioni per individuare luoghi e applicazioni adottabili per i dimostratori. Il traguardo è la presentazione dello studio di fattibilità l’11 giugno nell’ambito di un importante convegno programmato a Napoli.
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