Parte il progetto frutto della partnership Denaro e Fondazione Matching Energies
ISCHIA – 28 giugno 2014 – La fondazione Matching Energies aderisce e partecipa alla quarta edizione “Napoli 2020”, rassegna dell’economia in Campania e nel Mediterraneo, organizzata da Il Denaro, quotidiano economico della Campania.
All’hotel Hermitage dell’isola verde il Denaro e la Fondazione Matching Energies chiamano a confronto, in un’intera giornata di discussione, gli economisti Paolo Savona, Dominick Salvatore, Massimo Lo Cicero, il sociologo Domenico De Masi, assieme a Gino Nicolais (Presidente del Cnr), Riccardo Monti (Presidente Agenzia Ice), Pasqualino Monti (presidente Assoporti), il direttore del Mattino Alessandro Barbano e il direttore di Rai Vaticana Massimo Milone.
Frutto di questo confronto è il Manifesto delle 3 E: economia, etica, estetica, tre pilasti per il rilancio di Napoli metropolitana e del Mezzogiorno. Un primo passo per un riscatto del Sud che la Fondazione intende stimolare, accompagnare e sostenere.
Il confronto si conclude con la decisione di redigere un documento che viene intitolato “Manifesto delle tre E: Economia, Etica ed Estetica” e con l’impegno di svolgere in autunno tre momenti di approfondimento, dedicato a ciascuno dei tre “pilastri” individuati come indispensabili per un rilancio di Napoli e del Mezzogiorno nel contesto italiano ed europeo.
Al lancio del documento ad Ischia seguono le adesioni di importanti personalità del mondo dell’impresa, della ricerca, dei media di comunicazione e delle istituzioni.
È ancora possibile aderire inviando una mail all’indirizzo: economiaeticaestetica@gmail.com
Ecco il testo integrale, i sottoscrittori e i firmatari.
MANIFESTO PER UN NUOVO MODELLO DI GESTIONE PER NAPOLI E IL MEZZOGIORNO
Noi sottoscrittori ci siamo riuniti a Ischia sotto gli auspici del Denaro e della Fondazione Matching Energies. Abbiamo convenuto quanto segue per il rilancio di Napoli come città metropolitana evoluta e come simbolo del riscatto della società meridionale:
Il nostro modello di riferimento prevede di agire su tre fronti: Economico, Etico ed Estetico. In tempi normali l’ordine sarebbe l’opposto ma la crisi economica meridionale rende urgente affrontare il problema della disoccupazione: certamente dal punto di vista economico ma anche da quello etico, sottrarre i giovani all’influenza della criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini, che ha importanti risvolti estetici riguardanti arte e cultura come tali e come alimentazione di un turismo di qualità.
La dimensione Economica prevede due interventi urgenti che partono dalla natura del modello di crescita finora sperimentato in cui agiscono due motori: quello delle costruzioni e quello delle esportazioni, dove il primo funge anche da leva per l’uscita dalla crisi di domanda che attanaglia l’economia italiana nel suo complesso. Il problema ha una doppia faccia, quella dell’habitat stringente per l’attività di impresa rappresentato dal comportamento burocratico della pubblica amministrazione e dalla rigidità che incontrano le imprese sul mercato del credito e del lavoro e quella dei vincoli europei non funzionali alla crescita e, di conseguenza, allo sviluppo del Mezzogiorno. L’innovazione incrementale deve lasciare il passo all’innovazione radicale.
La dimensione Estetica ha una doppia valenza: direttamente, offre garanzie attraverso una buona convivenza civile e la serenità dei rapporti; indirettamente, l’estetica dei beni e dei servizi nell’ambito della società post industriale conferisce ad essi un valore economico aggiuntivo rispetto a quello sostanziale. Al decoro inteso come arricchimento estetico va sommato il decoro inteso come presa di coscienza del proprio valore e come gelosa difesa della propria identità.
La dimensione Etica assicura la giustizia dei rapporti tra soddisfazione dei bisogni quantitativi di ricchezza e di potere e la soddisfazione dei bisogni qualitativi di introspezione, amicizia, amore, gioco e convivialità tenendo conto che la soddisfazione dei bisogni qualitativi, anche ad alto livello, non richiede aggravio di costo economico. Occorre poi tener conto che nella società dei servizi la prevedibilità, la qualità, l’affidabilità rappresentano il valore massimo del lavoro e dei suoi prodotti. Essere galantuomini è sempre più un vantaggio competitivo.
La soddisfazione congiunta di questi tre elementi è l’unica garanzia di mobilità nella scala sociale basata sui principi di merito, equità, eguaglianza delle opportunità e delle tutele. Un antidoto ai mali endemici di Napoli e del Mezzogiorno riassumibili in quindici difetti da cui guardarsi: pressappochismo, infantilismo, incompetenza, arroganza, familismo, clientelismo, rozzezza estetica, trasformismo, provincialismo, disfattismo, sospetto, dietrologia, irriconoscenza, individualismo, rassegnazione.
SOTTOSCRITTORI
Armando Brunini, dirigente d’azienda
Federico D’Aniello, dirigente di banca
Claudio d’Aquino, giornalista
Domenico De Masi, sociologo
Raffaele Fiume, economista
Piero Gaeta, avvocato
Massimo Lo Cicero, economista
Massimo Milone, giornalista
Pasqualino Monti, dirigente d’azienda
Riccardo Monti, dirigente d’azienda
Luigi Nicolais, scienziato
Rossella Paliotto, imprenditrice
Florindo Rubbettino, editore
Alfonso Ruffo, giornalista
Dominick Salvatore, economista
Marco Salvatore, medico
Paolo Savona, economista
Fabrizio Vinaccia, dirigente d’azienda
Marco Zigon, imprenditore
FIRMATARI
Rosario Altieri, presidente Agci
Alberto Angiuoni, dirigente d’azienda
Tommaso Battaglini, avvocato
Enzo Boccia, imprenditore
Stefania Brancaccio, imprenditrice
Giuliano Buccino Grimaldi, avvocato
Ciro Burattino, dirigente d’azienda
Carmine Cesaro, avvocato
Quirino Coghe, imprenditore
Paoletto Contini, imprenditore
Antonio Coppola, presidente Aci
Claudio Corduas, avvocato
Gennaro Cuomo, consulente aziendale
Davide D’Angelo, commercialista
Giovanni D’Angelo, agronomo
Alessandro D’Aniello, dirigente d’azienda
Vincenzo D’Aniello, commercialista
Mario D’Onofrio, commercialista
Paolo De Feo, imprenditore
Giulio del Vaglio, avvocato
Emilio Della Penna, commercialista
Vittorio Di Gioia, commercialista
Emilio Di Marzio, politico
Umberto Di Francia, politico
Giuseppe Di Salvo, commercialsita
Giovanni Esposito, ingegnere
Salvatore Esposito De Falco, economista
Paolo Fiorentino, dirigente d’azienda
Alfredo Gaetani, ingegnere
Renato Galli, ingegnere
Roberta Gallo, avvocato
Adriano Giannola, economista
Gian Carlo Gleijeses, ingegnere
Luigi Gorga, dirigente di banca
Bruno Grillo Brancati, avvocato
Pino Grimaldi, designer
Pasquale Landolfi, avvocato
Franco Ledda, medico
Giovanni Leone, avvocato
Amedeo Lepore, economista
Antonella Malinconico, economista
Romano Mambrini, imprenditore
Giovanni Mantovano, imprenditore
Giuseppe Marconi, ingegnere
Valerio Marotta, economista
Corrado Martingano, commercialista e avvocato
Antonio Marzano, presidente del Cnel
Gaetano Mastellone, dirigente di banca
Clelia Mazzoni, economista
Pasquale Montella, ingegnere
Giovanni Musella, dirigente di banca
Francesco Nania, commercialista
Salvatore Neri, consulente finanziario
Alessandro Pagano, consulente d’azienda
Emmanuele Pasca di Magliano, architetto
Aldo Patriciello, politico
Valentina Petra di Caccurì, architetto
Bruno Pignalosa, medico
Giovanni Piacente, dirigente d’azienda
Luigi Porcelli, dirigente d’azienda
Alfredo Postiglione, medico
Antonio Maria Rinaldi, economista
Luigi Maria Rocca, commercialista
Nicola Rocco di Torrepadula, avvocato
Ugo Rodinò, assicuratore
Sebastiano Salvietti, imprenditore
Norberto Salza, dirigente d’azienda
Sergio Sciarelli, economista
Paolo Scudieri, imprenditore
Enzo Siviero, ingegnere
Andrea Soricelli, medico
Bruno Spagnuolo, commercialista
Paolo Stampacchia, economista
Guglielmo Vaccaro, politico
Gaetano Vecchione, economista
Raffaello Vignali, politico
Francesco Violi, dirigente d’azienda
Antonio Visconti, commercialista
Alberto White, architetto
Giorgio Zaccaro, insegnante
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