Un impatto sulla crescita dell’occupazione femminile del 5,5 per cento da qui al 2026. È questo l’impegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le donne del Mezzogiorno. Lo afferma Mara Carfagna, ministra per il Sud e la Coesione territoriale, sottolineando in un colloquio con Repubblica come si tratti del “più consistente balzo in avanti mai registrato dai tempi della Cassa del Mezzogiorno”. Si tratterebbe di oltre 100 mila posti di lavoro, un importante passo in avanti anche se un numero non sufficiente a colmare il gap con il resto dell’Italia: se il tasso di occupazione femminile al Sud, dove lavora una donna su tre, arrivasse alla media italiana (una donna su due) avremmo oltre un milione di lavoratrici in più nel Mezzogiorno, calcolano i tecnici del ministero. Ma si tratta del solo impatto Pnrr, che si aggiunge alla crescita di base e che potrebbe anche avere un effetto moltiplicatore, sommandosi ai fondi di coesione, agli investimenti privati e magari anche stranieri.
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