OSSERVATORIO MEZZOGIORNO / RAPPORTO PMI DI SRM: AL SUD 1 SU 4 A RISCHIO DEFAULT

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Più di un’impresa su quattro a rischio default per gli effetti dell’emergenza sanitaria da Covid-19. E’ lo scenario più pessimistico previsto per il Sud dal nuovo Rapporto Regionale Pmi 2020, realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.
La caduta dei ricavi e dei margini, i potenziali impatti sulla struttura finanziaria delle piccole e medie imprese avranno forti implicazioni sulla probabilità di default delle Pmi, con una quota di società a maggiore rischio di insolvenza che, secondo il Cerved Group Score, potrebbe aumentare dall’8,4% al 13,9%.
In caso di recidive del contagio, la quota potrebbe arrivare al 18,8%. Per effetto di una maggiore fragilità del tessuto produttivo, il divario in termini di rischio delle regioni del Centro-Sud con il resto del Paese si amplierebbe ulteriormente: in uno scenario pessimistico, sarebbero classificate come rischiose il 26% delle Pmi meridionali (una quota che arriva al 64,4% considerando anche quella delle vulnerabili) e il 22,9% di quelle del Centro (58,7%), contro percentuali pari al 14,2% (42,6%) nel Nord-Est e al 14,8% nel Nord-Ovest (43,8%). La percentuale in Campania si attesterebbe sul 24,6%
I dati indicano che, al termine della crisi, la forbice tra le Pmi del Nord e quelle del Sud è destinata ad allargarsi. Gli squilibri regionali potrebbero ulteriormente aumentare: in sostanza, l’emergenza sanitaria dovrebbe produrre maggiori effetti sui conti economici delle Pmi che operano nel Nord, ma lasciare ferite più profonde nel Mezzogiorno, in termini di struttura finanziaria e di capacità di rimanere sul mercato.