RAPPORTO DI BANKITALIA SULL’ECONOMIA CAMPANA: ALLARME PER IL CROLLO DEL PIL

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La Campania potrebbe chiudere il 2020 con un calo del Pil intorno all’8%. È la stima fornita dalla sede di Napoli di Bankitalia nel corso dell’aggiornamento congiunturale dell’economia regionale. La pandemia da Covid-19 ha comportato rilevanti effetti negativi sul sistema economico campano. Nel primo trimestre dell’anno in corso, segnala Bankitalia, il Pil si è ridotto del 4,9%, leggermente meglio rispetto al dato nazionale, mentre nel periodo aprile-giugno il calo è stato del 16,9%. Secondo le proiezioni della Svimez, nell’ultimo trimestre del 2020 si prevede un rimbalzo, con una chiusura intorno al -8%, un dato migliore rispetto alla stima del -10% nazionale.
Il direttore della sede, Antonio Cinque (in foto), sottolinea una “situazione davvero drammatica”, ricordando anche che il mondo sta affrontando “la più forte recessione globale dagli anni ’20”. Il titolare della divisione Ricerche economiche, Paolo Mistrulli, segnala che “un crollo di queste proporzioni non si è registrato neanche nel 2008”, ma allo stesso tempo fa notare che questo andamento del Pil “avrebbe un valore più negativo se fosse legato a un calo di domanda e non alle conseguenze della pandemia, al lockdown e quindi alla sospensione delle attività”. Un calo di domanda che potrebbe anche registrarsi, aggiunge, “in seguito a un cambio di atteggiamento da parte delle imprese e alla propensione al risparmio delle famiglie. In questo caso, si tratterebbe di un fenomeno strutturale e non passeggero”. (Fonte: Agenzie)