Inizia con un raffronto tra pandemia e seconda guerra mondiale l’intervento di Marco Zigon, presidente della Fondazione Matching Energies e del Gruppo Getra, ospitato sulle colonne della Repubblica nell’edizione del 12 gennaio scorso. “La pandemia da Covid 19 – scrive l’imprenditore partenopeo – diversamente da quell’evento bellico, non ha risparmiato nessun paese del nostro pianeta, causando ovunque un numero enorme di vittime, una gravissima crisi economica ed un grande disagio sociale. E tuttavia va detto che il 2020 è stato anche l’anno in cui si sono realizzati due straordinari risultati: la realizzazione dei primi vaccini e il grande progetto europeo Next Generation EU”. Per dare il senso dell’importanza e dell’urgenza degli interventi da realizzare Zigon, nel suo articolo, richiama alla memoria l’ormai celebre esortazione del presidente della Repubblica, Sandro Pertini, nei giorni successivi al terremoto del 1980 in Irpinia: “Fate presto!”. “Ma fare presto (e bene) – si legge nell’intervento – è una missione impossibile se non si agisce rapidamente sulle cause che frenano lo sviluppo, tra le quali figurano le cosiddette “riforme che non costano” e che tuttavia sono difficili da realizzare perché implicano un cambiamento nel modus operandi – e talvolta persino negli stili di vita – che ci distinguono come nazione e come popolo. Bisogna agire subito, con urgenza e scrupolo estremi, sui vincoli che rendono debole la competitività del nostro sistema Paese: burocrazia asfissiante, lentezza di una pubblica amministrazione ben lontana dall’aver incamerato benefici e mentalità 4.0, lungaggini e distorsioni del contenzioso giudiziario”. Zigon rilancia poi un’idea del 2013, raccolta proprio in questi giorni dai presidenti delle Regioni del Sud per concordare progetti e gestione delle risorse del Recovery Fund: la realizzazione di un grande Forum per il rilancio del Mezzogiorno.
Ultime notizie