Lo sviluppo del Mezzogiorno può svolgere un ruolo di primo piano per l’economia del Paese post-Covid? Di questo si è discusso nel live seminar organizzato da Aspen Institute Italia in collaborazione con SRM che si è tenuto giovedì 3 dicembre 2020 dalle ore 17. Punto di partenza del dibattito, lo studio che SRM ha realizzato per l’occasione: “Resilienza e sviluppo nel Mezzogiorno: settori, aree e linee prospettiche”. Il Sud, secondo quanto si legge nel rapporto presentato dal direttore generale di SRM, Massimo Deandreis (in foto), ha tutte le carte in regola per diventare protagonista della ripresa economica. “Il Mezzogiorno è la porta d’ingresso del gas proveniente dal Nord Africa e, nel suo bacino, transita ogni anno il 30% dell’energia mondiale. Inoltre – spiega Deandreis – il Sud può candidarsi ad Hub internazionale dell’idrogeno verde e contribuire attivamente a far raggiungere al Paese la quota del 30% di energia green entro il 2030. Per non dire della logistica, con 12 porti che formano un vero e proprio sistema euromediterraneo, e le zone economiche speciali”. Investire al Sud, per i player nazionali, è vantaggioso perché “oltre a generare sviluppo in una delle macroaree più grandi e popolose del Mediterraneo, comporta un aumento della domanda e del giro d’affari per le imprese del Centro-Nord”.
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