Venerdì 26 gennaio, Fondazione Prada, Milano. E’ di scena Davyd Byrne, 65 anni, fondatore e leader dei “Talking Heads”, uno dei gruppi musicali più innovativi degli anni Ottanta e Novanta. Ma stavolta lo storico esponente della “new wave” canta, non suona, non esegue una delle sue estenuanti performance su un palco, come ha fatto per tanti anni.. Musicista, compositore, produttore discografico, a Milano ha spiegato il suo progetto culturale “Reasons to be cheerful” (“Motivi per essere felici”) e ha annunciato il disco “American utopia”, la cui uscita è attesa per il 9 marzo.
Una conferenza in piena regola, insomma, di cui parla Luigi Bolognini in un articolo di Repubblica (27 gennaio 2018, pagina 33): «Un giorno mi sono scocciato – afferma Byrne – di arrabbiarmi e deprimermi appena sveglio, leggendo solo notizie terribili. Così ho provato una terapia in prima persona: cercare le tantissime cose belle che succedono nel mondo e di cui non sappiamo nulla. Ho scoperto che sono molte più di quanto si creda e ho iniziato a raccoglierle».
Che tipo di notizie? “Reasons to be cheerful” è una grande raccolta di progetti partiti dal basso, funzionanti e riproducibili ovunque, che stanno cambiando in meglio il presente e quindi il futuro. Si va dal bike sharing fino agli investimenti in luoghi di cultura che fanno calare criminalità e obesità alla legalizzazione delle droghe in Portogallo con cui sono crollati i morti di overdose. E tra quelle che l’artista considera “buone ragioni per non pensare più che il pianeta stia andando a rotoli”, figurano anche le energie rinnovabili che alimentano città come Malmoe, in Svezia, che ha in programma il loro impiego al 100 per cento entro il 2030.
Poi Byrne passa a parlare del disco “iniziato nello stesso periodo di questa raccolta di notizie. E mentre lo finivo ho capito che pone domande, dubbi, interrogativi su cosa vogliamo essere”. Un lavoro che segna “un nuovo capitolo della collaborazione con quel genio di Brian Eno, che già aveva lavorato con Byrne sia nel periodo Talking heads che in un’epoca successiva”. Occasione anche per lanciare il tour dell’artista: il 19 luglio a Ravenna, il 20 luglio a Perugia per Umbria Jazz, il 21 luglio a Trieste.
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