Una perforazione da record mondialer, nel cuore del vulcano di Reykjanes, in Islanda. Qui il team di tecnici dell’ Iddp (Iceland deep drilling project), progetto geotermico fondato nel 2000 da un consorzio della National Energy Authority of Iceland e da quattro delle principali società energetiche islandesi, ha raggiunto i 4.659 metri di profondità, dove la temperatura registrata è di ben 427 gradi centigradi.
Ma all’Iddp non basta, perché l’obiettivo è raggiungere temperature di 500 gradi centigradi, che dovrebbero riscontrarsi ad una profondità di 5000 metri. L’acqua che verrà iniettata in queste condizioni si mescolerà con la roccia fusa, passando allo stato supercritico, in cui l’acqua possiede le caratteristiche dello stato liquido e gassoso ma con una maggiore energia.
Il vapore portato in superficie verrà poi convertito in energia elettrica, con la speranza di riuscire a produrre dieci volte più energia dei convenzionali pozzi geotermici dando agli scienziati una visione assolutamente nuova della geotermia vulcanica.
(Fonte: Rinnovabili.it; Geotermia: IDDP ha “bucato” il vulcano islandese; 03-02-2017)
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