Anche nell’energia rinnovabile, l’Italia è un Paese a due facce. E’ leader di settore, con aziende che fanno scuola. Ma gli investimenti italiani si rivolgono quasi tutti all’estero, mentre in Italia le centrali elettriche invecchiano. Ne parla Jacopo Giliberto, giornalista esperto di temi energetici, sul Sole 24 ore del 17 aprile 2018 (pagina1-7). Pezzo che riferisce i dati dell’ultimo Report della Irex, che ogni anno traccia un bilancio dei costi e benefici delle rinnovabili. Ecco alcuni dati interessanti:
- nel 2017 in Italia c’è stato un raddoppio impressionante degli investimenti in energia pulita:13,5 miliardi di euro pari alla potenza di 13.400 megawatt (contro i 6.800 megawatt di nuovi investimenti del 2016).
- A maggio dello scorso anni le centrali alimentate da sole, acqua, vento, geotermia e altre fonti pulite avevano soddisfatto addirittura 1’87% del fabbisogno italiano.
- Secondo l’Enea sul totale dell’energia consumata le fonti rinnovabili sono il 19% ed è già stato stracciato quell’obiettivo futuro del 17% che l’Europa assegna al 2020.
- L’obiettivo di arrivare al 28% nel 2030 oggi sembra remotissimo e ostico.
- Nel decennio 2008-2017 l’intera industria elettrica italiana ha cambiato pelle: 1.909 operazioni, investimenti per 94,7 miliardi.
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