EDICOLA ENERGIA / UN PIANO MARSHALL PER IL CONTINENTE AFRICANO – L’intervista a Papa Francesco

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«È urgente un Piano Marshall per l’Africa. Un sistema di aiuti europeo sostenuto da tutti gli Stati e destinato ai Paesi teatro di una fortissima emigrazione. È questo l’unico antidoto per ridurre drasticamente i massicci flussi migratori». A parlare è Papa Francesco, intervistato di ritorno da Ginevra, dove ha incontrato i capi delle Chiese cristiane, da Franca Giansoldati (fonte: Il Mattino , 22 Giugno 2018, pagina 5). Un testo molto importante per ciò il Santo Padre ha dichiarato sul futuro del Continente africano:

  • Guerra e fame sono, purtroppo, una costante in tanti Paesi dell’Africa.
  • La Cancelliera Merkel da tempo si è fatta portatrice di una sorta di Piano Marshall per l’Africa.
  • Tanti governi europei stanno pensando a un piano di urgenza per investire in Africa e per dare alla gente africana lavoro, educazione e una scelta.
  • Serve un piano di investimenti per fare crescere il popolo africano che ha tante ricchezze culturali con i ragazzi sono dotati di una intelligenza grande.

E’ il caso di rimarcare che a un futuro di sviluppo le popolazioni africane non possono ambire senza un sensibile progresso nella dotazione infrastrutturale di base, anzitutto in tema di energia elettrica. “Solo per garantire l’accesso entro il 2030 a tutta la popolazione dell’Africa sub-sahariana – scriveva Simone Tagliapietra in un articolo per il Sole 24 ore del 14 giugno 2017– si stima che occorrano investimenti pari a 100 miliardi di dollari all’anno”, mentre attualmente sono solo 10 i miliardi di dollari che vengono investiti annualmente nel settore elettrico della regione.

Ed ancora, è interessante rilevare che una parte considerevole degli interventi dovrebbe prevedere l’elettrificazione delle zone rurali, dove attualmente vivono i tre quinti della popolazione sub-sahariana.

In ogni caso appare evidente che l’accesso all’energia è un presupposto indispensabile per una crescita economica e sociale tale da trattenere grande parte della popolazione viceversa destinata a subire i rischi di un esodo che assume sempre aspetti molto rischiosi.