Severa analisi della Svimez sull’impiego dei fondi europei per lo sviluppo del Sud. Secondo quanto risulta dai dati in possesso dell’Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno ammonta a 20 miliardi di euro la cifra del Fondo Sviluppo e Coesione non ancora spesa. Un dato che conferma l’incapacità di spesa complessiva del nostro Paese – dichiara Luca Bianchi, direttore generale della Svimez – nel quale i tempi di attuazione delle opere pubbliche sono in media di circa 5 anni, per arrivare a 15 anni per le opere in cui la spesa è superiore ai 100 milioni di euro. Tempi lunghissimi, che rallentano il processo di crescita”. Il problema principale, sempre secondo Bianchi, “risiede nella scarsa capacità di progettazione delle opere pubbliche, è in quel contesto che nascono i ritardi e si creano le premesse per rallentare tutto il processo di impiego dei fondi”. Giudizio negativo anche sul contesto normativo “di cui è parte integrante e determinante il Codice degli Appalti – precisa il d.g. della Svimez – anche se parliamo di un aspetto secondario rispetto alla progettazione”. Anche livello di Governo, evidenzia Bianchi, “spesso non c’è stata un’adeguata attenzione a livello di spesa. I vari Esecutivi, nella maggior parte dei casi, si sono accontentati di annunciare gli stanziamenti senza poi seguire il percorso di attuazione. La conseguenza – conclude il direttore generale della Svimez – è che la spesa in conto capitale del 2018 è di oltre 10 miliardi di euro in meno della fase pre-crisi: 10 miliardi vuol dire, secondo le nostre stime, in termini di crescita, circa 2 punti di prodotto interno lordo in meno nel Mezzogiorno”.
(Fonte Eca/AdnKronos)
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