Di “Smart Cities” si parla da molto tempo e da alcuni anni sono divenute una realtà in Europa e nel mondo. Non dobbiamo dimenticare che quando parliamo di “Smart Cities” ci riferiamo principalmente a realtà metropolitane, di grosse o medie dimensioni, prevalentemente situate in Europa, nel centro nord del continente. Il principale bagaglio di esperienze ed esempi è dunque relativo a contesti, luoghi, situazioni, economie e collettività assai diverse da Capri.
PAOLA GIRDINIO
Università di Genova,
Comitato scientico Matching Energies Foundation
PIU’ UNICA CHE RARA
La presenza di “Smart Cities” nel sud Europa, certamente caratterizzata da situazioni di eccellenza come Barcellona, è più limitata di quella nel centro nord del continente. Oltre alle considerazioni geografiche una ancora più significativa è relativa alle caratteristiche dei territori dove sono allocate le “Smart Cities”. Parliamo principalmente di realtà metropolitane di grosse o medie dimensioni, spesso in aree ad alta densità abitativa o ad alta concentrazione industriale o ex-industriale. Sono rari i casi di “Smart Cities” in siti a vocazione marcatamente turistica e caratterizzati da bellezze naturali straordinarie. Rarissimi poi i casi di “Smart Cities” in isole, in particolare con condizioni climatiche paragonabili. Capri dunque è un esempio fortemente peculiare rispetto alla comune accezione di “Smart city” ed in questa sua connotazione risiede la sua originalità, il suo interesse il suo enorme potenziale.
APPROCCIO INTEGRATO
Dal punto di vista concettuale l’innovazione del progetto risiede prima di tutto nell’approccio “integrato” che lo contraddistingue. Ipotizzare di gestire con un’unica piattaforma automatizzata nelle disponibilità del Comune di Capri, la produzione ed il consumo di energia sull’isola, la mobilità, i flussi turistici ed i servizi ai visitatori è il principio alla base del paradigma della “Smart City / Smart Island”. Esso prevede di saper cogliere in una fotografia di insieme criticità ed opportunità di un sistema urbano e di una collettività e successivamente di progettarne l’ammodernamento tecnologico e dei servizi con visione unitaria e con focus sull’incremento della qualità della vita dei residenti e, nel caso specifico, dei turisti.
Sul piano delle soluzioni tecnologiche individuate, le innovazioni sono innumerevoli: dalla realizzazione di sistemi di approvvigionamento energetico gestiti con logiche mirate simultaneamente alla riduzione dei costi e delle emissioni di anidride carbonica all’installazione di “lampioni intelligenti”, in grado non solo di illuminare le meraviglie dell’isola ma anche di fornire informazioni meteo, turistiche e di percorso ai visitatori, aumentare la sicurezza dei cittadini, per arrivare infine al nuovo sistema di mobilità elettrica per i trasporti pubblici, con importanti ricadute in termini di abbattimento delle emissioni nocive del traffico;
VANTAGGI CAPRESI
Le “Smart Cities” sono principalmente “Smart Communities” e dunque “Smart Capri Island” si connoterà come catalizzatore e volano di opportunità per la comunità locale. La naturale vocazione turistica dell’isola declinata in servizi “Smart” potrà avere forti ricadute positive sulla comunità. “Capri Smart Island” potrà infatti coniugare la sviluppo del turismo con la conservazione dell’isola e la protezione delle bellezze naturali, consentendo la valorizzazione di tali beni mediante un turismo consapevole e sostenibile con ricadute su tutta la comunità dei residenti.
La criticità maggiore per la comunità locale consisterà nella capacità di collaborare e cooperare in fase di progettazione dei servizi “smart” condivisi. La criticità, in termini di governance del territorio, può consistere nel coinvolgimento di tutti gli strati di popolazione e nell’ascolto delle esigenze di ognuno di essi al fine di erogare servizi utili a tutti ed accettati da tutti che si inseriscano in un progetto generale di isola intelligente e consapevole. Perché per essere davvero “smart” un intero territorio deve essere “smart” la intera comunità che lo popola.
ALTA FATTIBILITA’
Il progetto è caratterizzato da tecnologie all’avanguardia dal punto di vista dell’innovazione ma, allo stesso tempo, di comprovata funzionalità e disponibili sul mercato. Per tale motivo la sua fattibilità è assolutamente garantita, fermo restando che, in fase realizzativa, andranno affrontate le problematiche tipiche dei cantieri “innovativi”. Mi riferisco, ad esempio, a possibili problematiche di comunicazione tra dispositivi e sistemi delle varie infrastrutture energetiche e di mobilità, non essendo ancora stato codificato a livello internazionale uno standard unitario per il trasferimento dei dati per applicazioni “Smart Cities”. Tutte questioni comunque ampiamente superabili, anche grazie alla partecipazione attiva dei fornitori delle tecnologie, aziende che immagino desidereranno veder installati e perfettamente funzionanti i loro prodotti in un contesto unico e di assoluto rilievo per le ricadute di immagine quale quello dell’isola di Capri.
TEAM INTEGRATO
Il team, costituito da CNR, Politecnico di Milano, Università di Genova, Università di Napoli Federico II, è nato grazie ad un’iniziativa illuminata dell’ing. Marco Zigon, Presidente di Getra, che tre anni fa decise di costituire la Matching Energies Foundation finalizzata a promuovere la cultura dell’energia grazie all’implementazione di tecnologie “smart city” e “smart grid”. Si è rivelata vincente l’idea di mettere a sistema diversi enti di ricerca in particolare in un Paese, come l’Italia, in cui fare sistema sembra impossibile. Si lavora assieme con entusiasmo, condividendo le diverse esperienze e competenze e rafforzando così la qualità del progetto. Si auspica che tale modalità operativa possa essere adottata anche nell’ambito di altri progetti similari.
PROGETTI A CONFRONTO
E’ difficile trovare progetti con vere analogie con quello di Capri perché è difficile trovare luoghi paragonabili a Capri. La smart grid nell’isola di Jeju in Corea del Sud, ad esempio, è un progetto interessantissimo sul piano tecnologico, ma eccezion fatta per la connotazione insulare non ci sono similitudini fra l’isola di Jeju e Capri.
L’isola greca di Hydra è inserita certamente in un contesto più simile dove i servizi realizzati sono molto interessanti perché si rivolgono in modo armonico ad ambiente naturale, architettura storica e tradizioni locali. Non hanno invece una forte caratterizzazione sulla componente energetica intelligente.
Se vogliamo restare in Italia e pensare a grossi progetti di recupero intelligente di un contesto abitativo costruito antico e complesso condotti con successo nel Sud non possiamo non pensare ai Sassi di Matera, che sono certamente un “best pratice” ma che non hanno, per motivi evidenti, molti punti in comune con Capri.
Sul fronte sociale il progetto “Lampedusa Smart Island” pone l’enfasi sull’aspetto emergenziale connesso con l’afflusso di migranti. Parte dunque da esigenze e contesto totalmente diversi.
Vi sono dunque progetti interessanti e importanti, ma che hanno solo pochi punti di contatto con Capri e di cui dunque si possono cogliere analogie ma solo molto parziali.
COME BEST PRACTICES
A livello globale è possibile identificare diverse azioni, che possono essere catalogate come intelligenti e che riguardano settori della mobilità, le infrastrutture tecnologiche, l’efficienza energetica, lo sviluppo economico e produttivo, l’innovazione sociale.
Mi concentrerò sul tema infrastrutturale, di competenza nel progetto dell’Università di Genova. Il progetto “Energia 2020” dell’Università degli Studi di Genova rappresenta un importante e innovativo intervento a carattere dimostrativo nel settore dell’Energia Sostenibile (fonti rinnovabili, risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2), realizzato in partnership totalmente pubblica con: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) e Regione Liguria.
Nel contesto di tale progetto è stata realizzata, tra l’altro, una Smart Polygeneration Microgrid – SPM, microrete energetica “intelligente” per l’alimentazione delle utenze elettriche e termiche del Campus di Savona (azione finanziata da MIUR); L’obiettivo della SPM è quello di supervisionare e garantire una gestione efficiente, economica e sostenibile degli impianti di produzione e dei carichi, ottimizzando al tempo stesso il contributo delle fonti rinnovabili e dei processi di cogenerazione ad alto rendimento. La SPM integra al suo interno microturbine a gas trigenerative, sistemi fotovoltaici e solari termodinamici, dispositivi di accumulo elettrico e termico ed infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici.” L’esperienza maturata sul campo vuole essere trasferita nel progetto “Capri Smart Island”.
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