OSSERVATORIO MEZZOGIORNO / FONDI EUROPEI POST PANDEMIA, IPOTESI CASSA PER IL MEZZOGIORNO IN CHIAVE MODERNA

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Il tema della Cassa per il Mezzogiorno come contenitore per la gestione dei fondi europei post pandemia torna in un articolo del Corriere della Sera, inserto “L’Economia”, firmato da Nicola Saldutti. “Un pezzo di scelte del passato – scrive il giornalista napoletano – che però vale la pena almeno andare a rileggere, prima di mettere a punto le decisioni. E anche se la conclusione di quella storia venne travolta, se si riparte dall’inizio qualche spunto può rivelarsi molto utile anche in questa fase. Si tratta della Cassa per il Mezzogiorno, una legge voluta da Alcide De Gasperi per tentare di riequilibrare il divario tra due pezzi del Paese. Oggi si tratta dei 209 miliardi di euro del Next Generation Ue che avranno il compito di riequilibrare il tremendo impatto sull’intero Paese della pandemia Covid19, allora erano i mille miliardi di lire necessari per ridurre le disuguaglianze tra Nord e Sud. L’ente, recita il primo articolo di quel disegno di legge, che conservò il suo impianto anche nella legge che poi entrò in vigore, datata 17 agosto 1950, “prepara, coordina e finanzia programmi di carattere straordinario”. L’elenco delle opere possibili, allora riguardava “la bonifica, l’irrigazione, i grandi acquedotti, la valorizzazione dei prodotti agricoli e le opere di interesse turistico”.