Si chiama Food Hub TO Connect (FHTC). E’ un progetto d’innovazione sociale, vincitore del bandoSmart Cities and Communities del MIUR del febbraio 2013. Ha l’obiettivo di creazione una infrastruttura logistico-organizzativo a favore di un sistema del cibo locale, partendo dai limiti attuali delle filiere locali e per sviluppare una piattaforma in grado di aggregare l’offerta e la domanda di cibo locale nel contesto urbano torinese. Vediamo nel dettaglio.
FHTC sta progettando un hub che fornirà:
- un servizio di logistica con veicoli a basso impatto ambientale pensato per le esigenze piccoli-medi produttori locali e per i luoghi di consumo inseriti nella rete; la sfida è quella di razionalizzare ed efficientare un processo logistico oggi frastagliato;
- un sistema di distribuzione in punti convenzionati e in punti d’aggregazione (università, ospedali, ecc.);
- lo sviluppo di nuovi e vecchi negozi di prossimità nei quartieri contraddistinti da un’offerta di cibo locale e con l’ambizione di diventare luoghi di aggregazione e costruzione di comunità intorno al cibo.
La scommessa è quella di poter immaginare nuove forme economiche partendo da una diversa relazione tra gli attori della filiera agroalimentare, tenendo conto della frammentazione e della scarsa accessibilità della produzione e consumo di cibo.
Tenendo presente che le città dipendono per gran parte del loro approvvigionamento dai circuiti della Grande Distribuzione Organizzata e da filiere agroalimentari “lunghe”, l’obiettivo e quello di tentare di riconnettere le città e le campagne in un rapporto di maggior relazione ed equilibrio per favorire il consumo di cibo locale dando vita a filiere “corte” . Per affrontare questa sfida non bisogna adagiarsi sui concetti di “produzioni locali” o di “prodotti tipici”, poichè la parola “locale” usata come mantra non basta a garantire qualità e sostenibilità dei prodotti e dei processi ad essi collegati.
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